“Quando i genitori progettano le vacanze, lo fanno spesso senza tenere conto dei reali bisogni dei bambini” sostiene Pasquale di Pietro, presidente della SIP (Società Italiana di Pediatria). “Si programma tutto nei minimi particolari, destinazione, soggiorno, animazione, escursioni, ma il più delle volte, anche se in buona fede, si crede erroneamente che il bambino possa avere i nostri stessi parametri”.

Questo vale soprattutto se si hanno bambini piccoli: i più grandicelli infatti di solito entrano nella ‘contrattazione’ e cercano di scegliere mete e tipologie di vacanze più confacenti ai loro desideri, i più piccoli invece non vengono consultati e si decide al posto loro. In realtà le esigenze sono diverse.

 

Diritto al rispetto dell’età

Per un bambino piccolo la prima esigenza è il rispetto dei suoi tempi, in particolare per quanto riguarda l’alimentazione e il riposo: andare a letto possibilmente alla solita ora, mantenere il riposino pomeridiano, non variare di troppo l’orario dei pasti, evitare viaggi defaticanti, considerando che un bambino si stanca prima e più di un adulto.

Fino a tre-quattro anni un bambino non è ancora in grado di apprezzare luoghi e situazioni in cui viene condotto, per cui una vacanza che richieda spostamenti frequenti e anche faticosi rischia di rappresentare per lui solo una fonte di stanchezza e disagio, senza il beneficio compensativo che può derivare dal fare o vedere qualcosa che piace o interessa.

Un adolescente è già in grado di apprezzare le bellezze di un viaggio in posti nuovi o di una città d’arte, ma ha anche una grande esigenza di socializzazione, per cui sarebbe sempre opportuno garantirgli una vacanza in cui abbia anche a possibilità di stare in compagnia non solo di adulti.

 

Diritto al gioco e al riposo

Durante l’anno i bambini sono spesso eccessivamente carichi di impegni, che si aggiungono a quello scolastico, vissuti in modo competitivo (essere bravo nello sport, nell’imparare a suonare uno strumento musicale, nella danza, ecc…).

In vacanza hanno anche loro il diritto di riposare, e divertirsi liberamente, accantonando ogni impegno.

 

Diritto… ai genitori

Nel corso dell’anno lavorativo e scolastico è molto frequente che i momenti di aggregazione familiare siano scarsi. Per lo più ridotti al pasto serale, durante il quale è spesso la televisione a farla da padrona.

La vacanza è un’ottima occasione per passare più tempo insieme: per i più piccoli è importante il contatto fisico con i genitori, per quelli i più grandi e gli adolescenti giocare con loro, parlare e avere ascolto.

 

Diritto alla sicurezza

Se si viaggia in macchina utilizzare sempre il seggiolino appropriato all’età del bambino e, quando ha superato l’età del seggiolino, farlo sedere sui sedili posteriori, assicurandolo con la cintura di sicurezza. Viaggiare con un bambino in braccio è molto pericoloso!

Evitare di far viaggiare in macchina un bambino, specie se non si ha l’aria condizionata, durante le ore calde della giornata e, se il viaggio è lungo, prevedere comunque delle soste.

Se si va all’estero, informarsi presso i Centri di Medicina dei Viaggi (presenti un tutta Italia presso le ASL) sulle vaccinazioni o le profilassi che è prudente effettuar prima di partire, tenendo presente che tempi e forme di intervento per i bambini possono essere diverse rispetto a quelle per gli adulti.

Informarsi se nel posto dove si va in vacanza c’è una assistenza pediatrica in loco o nelle vicinanze.

 

Diritto all’attenzione

Un bambino va esposto al sole gradualmente e mai durante le ore centrali della giornata (dalle 11.00 alle 17.00).Va comunque protetto sempre con un cappellino e con creme solari ad alta protezione, anche se sta sotto l’ombrellone. Dopo ogni bagno, in mare o in piscina, va nuovamente applicata la crema protettiva.

Bisogna cercare di proteggerlo dalle punture degli insetti, in particolare durante le ore di riposo, e se è molto piccolo possibilmente mediante l’uso di una zanzariera sulla culla.

Inoltre bisogna farlo bere spesso, specie se fa caldo: bevande non gasate, non zuccherate e a temperatura ambiente o al massimo fresche. Infine, fargli mangiare molta frutta e verdure fresche.