EMICRANIA? SCOPRITE COSA FARE...

Caffè, cioccolato, formaggio ma anche pomodoro e fragole: sono solo alcuni degli alimenti in grado di scatenare la cefalea. Ecco quali sono gli altri e come comportarsi

 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha annoverato l'emicrania tra le venti maggiori cause di disabilità: chi ne soffre, e in Italia sono 6 milioni (soprattutto donne), sa quanto possa essere invalidante, soprattutto quando si accompagna a nausea, vomito, fotofobia o intolleranza ai rumori, talvolta per più giorni. Anche un più banale mal di testa, magari come quello alla fine del pasto, può però avere le sue conseguenze negative. Premesso che le cause possono essere molteplici - comunque da accertare con uno specialista - esistono anche cibi e sostanze dagli effetti cefalgici. È bene quindi non confondere il mal di testa alimentare, che non necessita di cure o rimedi urgenti, con altri disturbi come allergie o intolleranze.

Attenzione agli additivi:
- conservanti, il più comune è il gluttamato o sodio monoglutammato (MSG): salse e concentrati di pomodoro, salse di soia, lavorazione del formaggio parmigiano, dadi da brodo, estratti in polvere per brodo o arrosti e nei prodotti a sapore salato (ad esempio i saporitori per arrosti o per pesce).
- solfiti (diossido di zolfo, acido solforoso, tutti i sali che possono liberare zolfo): alimenti fermentati (dai formaggi ai vini)
- nitrati (E251, E252) e nitriti (E249, E250): presenti in natura, vengono usati nelle preparazioni di salumi, carni in scatola e pesci marinati

Occhio alle sostanze attive che si trovano negli alimenti o vengono prodotte durante la digestione:
- Amine come la tiramina (formaggi fermentati e stagionati, estratto di lievito, conserve di pesce come sardine, tonno e aringhe, vini e birra, banane, semi di soia, nocciole, avocado, oli di semi vari), l'istamina (pesci, crostacei, maiale, salumi, albume, pomodori, cavoli, fragole, vini e birra) la dopamina, la serotonina e la feniletilenamina (carne, pesce, uova e formaggi)
- Metilxantine, come la caffeina (le bevande a base di caffè e negli alimenti insaporiti all'aroma di caffè), la teofillina (nelle bevande a base di ) e la teobromina (nelle bevande e negli alimenti a base e all'aroma di cacao)

Dicevamo che molte di queste sostenze possono provocare anche altre reazioni oltre alla cefalea. Quali? Orticaria (amine), ipotensione (amine), arrossamento del volto (amine), acidità di stomaco (amine e metilxantine), tachicardia (amine e metilxantine), ipotensione (amine), contrazioni della muscolatura liscia vasale (amine), vasospasmo (metilxantine). Tra gli additivi, il sodio monoglutammato può causare la cosiddetta sindrome del ristorante cinese - alterazioni della sensibilità e dolori del capo e del collo, del torace e degli arti superiori, palpitazioni e senso di debolezza - mentre i solfiti che si trovano negli alimenti fermentati possono dare talvolta lievi accessi asmatici, orticaria e arrossamento del volto.

Che fare quindi? Oltre a consultare il medico, tanto per cominciare si può provare a identificare la sostanza incriminata, magari tenendo un diario in cui si indicano i cibi assunti, la quantità, l'orario. Dopo di che si può provare a scartare il "sospetto" dalla dieta (attenzione ai tagli drastici: magari non è necessario eliminare tutta la categoria!). Come per ogni cosa, vale la regola del buon senso: un'alimentazione sana e equilibrata, fatta soprattutto di frutta e verdure fresche, mentiene non solo in forma, ma anche in salute.

INCINTA.. LE AVETE PROVATE DAVVERO TUTTE...

ecco per voi le dritte degli esperti e qualche curiosità

 

Stando agli ultimi dati, soltanto il 25 per cento delle coppie perfettamente sane riesce a concepire un pargolo nei primi tre mesi dal primo rapporto non protetto. Il 50 per cente deve portare pazienza e attendere sei mesi. Alla fine il 90 per cento ce la fa entro l'anno. Insomma, restare incinte non è una passeggiata. Abbiamo raccolto per voi le dritte degli esperti e qualche curiosità. Ne avete altre? Segnalatele nei commenti!

Vi hanno detto di fare tanto sesso ma...
Certo fare sesso a richiesta può essere frustrante per entrambi. Non parliamo degli orari prestabiliti, con scene comiche di sveglie e corse a casa nella pausa pranzo. Prendetevi tutto il tempo che vi serve per accendere la passione - spiega un'esperta di fertilità, Gayle Peterson, dell'Association for Marriage and Family Therapy -, programmate weekend e cene romantiche. Insomma fate in modo che non sai solo un momento di ginnastica a letto: dedicate attenzione al vostro partner, riscoprite il suo corpo con massaggi e coccole. Anche se non dovesse aiutare il concepimento farà bene sia alla vostra relazione che al vostro desiderio.

Le cene a lume di candela non hanno funzionato? Provate col sesso estremo
Una ricerca pubblicata sulla rivista New Scientist, condotta da un gruppo di ricercatori della Northern Illinois University, ha rivelato che il sesso sadomaso aumenta il livello di testosterone nelle donne "passive", con benefici effetti sull'intimità e la fertilità. Una pratica non da tutti però: «Ne possiamo dedurre - dice la Marazziti dell'Università di Pisa - che se il rapporto è consenziente non è stressante, anche se si tratta di sesso estremo. Sono studi interessanti pubblicati su una rivista importante ma certo non sorprendenti: è chiaro che chi cerca e pratica questo tipo di rapporti li gradisce. Dunque, non stupisce che in questo caso anche la complicità di coppia aumenti». Dello stesso parere è Richard Wiseman dell'University of Hertfordshire quando sostiene che tutte le attività condivise aumentano la complicità e quindi fanno bene alla coppia: «Non è necessario frustare il proprio partner, ma potrebbe bastare una cosa semplice come cucinare insieme o fare i lavori di casa in due».

Tentate con le terme
Ricordate quando Nicole Kidman confessò di essere rimasta incinta facendo il bagno nelle acque delle cascate Edith, nel parco di Nitmiluk, a Katherine Gorge? Non parliamo certo di un miracolo, le cause dell'infertilità possono essere molteplici, ma esistono acque che possono aiutare il concepimento in caso di infezioni intime o di una menopausa incombente.

Esistono posizioni migliori di altre?
Certo, spiega Toni Weschler, autrice del libro "Prenderti cura della tua fertilità". Mettete un cuscino sotto il bacino in modo da tenere sollevata la cervice per facilitare la salita degli spermatozoi. Per alcune donne è faticoso mettersi a cavalcioni sul partner ma anche questa è una buona posizione per facilitare la strada verso la meta finale.

Qual è il momento migliore per fare sesso?
Qualche coppia si è sentita dire che è meglio concentrarsi sul decimo, dodicesimo e quattordicesimo giono del ciclo mestruale, ad altre coppie è stato confermato invece che la cadenza non è così stretta. Il motivo per cui non lo è, spiega Peg Plumbo - docente di ostetricia all'università del Minnesota - è che ci vogliono circa 48 ore perché lo sperma sia del tutto attivo, quindi più ce n'è in circolo, più alte sono le possibilità di successo.